Secondo AIE (l'agenzia internazionale per l'energia) il prezzo del petrolio nel prossimo 2013 dovrebbe calare di un succoso 7%. Ora io di queste agenzie internazionali, soprattutto se sono di derivazione ONU, non mi fido per partito preso.
E prima che tutti voi iniziate da subito a giocare al ribasso sul petrolio (cosa che potete anche fare, ma ragionandoci), voglio andare più a fondo nella questione.
Per prima cosa è vero che i paesi storicamente industrializzati (OCSE) per la prima volta saranno superati nel consumo di petrolio da quelli non OCSE. Ma appunto questi paesi hanno una necessità di energia molto elevata, per mantenere attiva la macchina del loro sviluppo. Questo significa che la diminuizione della domanda di petrolio che è prevista, probabilmente non ci sarà.
In secondo luogo l'OPEC potrebbe mettere in atto una mossa malandrina e tagliare parecchio la produzione di petrolio: questa mossa, oltre a mettere letteralmente in ginocchio l'economia Occidentale, porterebbe ad un forte rialzo dei prezzi. Senza contare che ci sono delle fortissime tensioni in Siria: che cosa succederebbe se l'Arabia Saudita inviasse le sue divisioni corazzate a difesa dei sunniti sterminati in Siria dal regime di Assad e l'Iran, per ritorsione attaccasse l'Arabia Saudita? Uno scenario terrificante. Non è un caso che Israele, da sempre nemico della Siria, non stia assolutamente forzando il cambio di regime, anzi stia implicitamente appoggiando Assad. Lo scenario che ho dipinto di una guerra tra Arabia Saudita e Iran non è così improbabile e di certo non l'ho inventato io.
Teniamo conto di questi fattori prima di fare scelte avventate al ribasso, io penso che per il 2013 siano egualmente probabili scenari ribassisti e scenari rialzisti.
Meglio non fare nulla, per il momento, sul lungo periodo, meglio concentrarsi sul breve periodo. E buon trading a tutti!