Da sempre, ne abbiamo parlato su questo blog, ci sono delle cassandre che seguendo la cossiddetta teoria del picco, teorizzano in breve tempo la fine del petrolio e quindi dell'era del petrolio.
Ora non c'è dubbio che l'età del petrolio finirà, prima o poi, ma probabilmente non finirà permancanza di petrolio esattamente come l'età della pietra non è finita per mancanza di pietra.
Tra l'altro i catastrofisti in servizio permanente effettivo non tengono conto, nelle loro analisi apparentemente corrette, delle enormi quantità di petrolio artico e soprattutto del petrolio da scisti.
La produzione di questo ultimo tipo di petrolio è in rapidissima crescita e tutte le grandi compagnie USA stanno investendo pesantemente in questo tipo di ricerca.
Di fatto non è un caso che gli ambientalisti (le cui fonti di finanziamento sono oscure e andrebbero indagate meglio) si stiano scagliando con forza contro questo tipo di produzione petrolifera mentre non aprono bocca per gli immani disastri ambientali provocati da Venezuela, Iran, Russia che usano tecniche di estrazioni antiquate e assolutamente inadeguate.
L'indipendenza economica degli USA metterebbe fine ad un dissanguamento di valuta pregiata a favore di stati canaglia e e avrebbe l'effetto di rafforzare ulteriormente il sistema economico americano.
Insomma, gli scisti potrebbero aiutare lo zio Sam a diventare la prima super potenza mondiale, ruolo ultimamente appannato per gli effetti combinati dell'aumento del prezzo del petrolio, della presidenza Obama e della crisi dei mutui subprime.